Cliente: Partnership Pubblico/Privato
Incarico: Masterplan urbanistico e paesaggistico
Status: Prima fase completata 2011 (tenuta Scarpa-Volo); variante per completamento approvata 2015
Dimensioni: ca 8 ha di superficie agricola con Limesland
Nel 2006 il Comune di Venezia indice un bando per l’assegnazione in concessione di un’area di proprietà pubblica nell’isola di Mazzorbo, la tenuta Scarpa-Volo, per la quale si prevede di recuperarne gli edifici esistenti per attività ricettiva e di ristorazione all’interno di quella che era una storica vigna murata.
Un luogo unico al centro dell’arcipelago nella laguna nord di Venezia, fatto di residenze di pescatori, orti, e le vestigia storiche di quello che era un grande insediamento urbano all’origine stessa della civiltà Veneziana.Elemento centrale della proposta di concorso, redatta su incarico della famiglia Bisol, già viticoltori in Valdobbiadene, è proprio la volontà di ricostruire la funzione agricola originaria dell’area, ormai dismessa e forse quasi dimenticata, con la convinzione che una sua possibile fruibilità pubblica possa costituire un fattore di coesistenza anziché di contrapposizione con il carattere di eccellenza delle funzioni previste.
Nel 2009 vengono dunque inaugurati il ristorante Venissa e le 6 camere dell’Ostello, soprattutto viene aperto un nuovo varco lungo il muro perimetrale in grado di consentire un percorso urbano che connette le isole di Mazzorbo e di Burano, attraverso il vigneto recuperato per l’occasione (in cui il vitigno Dorona ritrova lo splendore perduto), le peschiere storiche riadattate alle necessità di un cuoco stellato, e una serie di orti pubblici a gestione collettiva da parte degli abitanti delle due isole. Ad oggi modello virtuoso di coabitazione tra interesse pubblico e iniziativa privata declinato con modalità innovative.